8×1000: Salerno protagonista della campagna con “il Dormitorio don Tonino Bello”

Al via la nuova campagna promozionale dell’8xmille, in onda dal 14 aprile, che racconta una Chiesa al fianco dei più fragili. Condomini solidali, doposcuola, poliambulatori, case di accoglienza, dormitori, mense, restauri di beni culturali e artistici, stanziamenti per calamità naturali o emergenze umanitarie nel mondo: sono solo alcuni esempi dell’articolata rete di aiuto messa in campo dalla Chiesa per rispondere alle nuove povertà e a fasce di popolazione con bisogni diversi e sempre più complessi. Ne è una dimostrazione concreta il Dormitorio don Tonino Bello, situato all’interno del centro storico di Salerno, che offre risposte concrete ai bisogni delle persone in condizione di povertà estrema. La struttura fa parte del Polo della carità, un sistema di accoglienza diffusa che garantisce interventi di sostegno e supporto a chi vive in stato di disagio. Una rete solidale che si snoda in varie sedi nel cuore della città: a ridosso della Cattedrale e della sede arcivescovile, vi sono il Dormitorio “Gesù Misericordioso” e il Centro diurno “San Francesco di Paola”, strutture a bassa soglia per persone senza fissa dimora. Le donne sole o con minori, in fuga da guerre o in uno stato di difficoltà, trovano una casa accogliente a Via Angrisani. La Mensa intitolata a “San Francesco” distribuisce quotidianamente 200 pasti per pranzo servendone circa 75/80 in sala e 30/35 da asporto oltre a quelli per gli ospiti dei Dormitori da servire a cena. A Piazza San Francesco, annesso al Convento dei Frati Cappuccini, si trova il Dormitorio (di secondo livello) intitolato a “Don Tonino Bello” che completa il cerchio della solidarietà che la Chiesa salernitana, attraverso la Caritas, ha attivato sul territorio a favore dei fratelli che vivono in difficoltà economiche e sociali. “Accogliere – spiega don Flavio Manzo, direttore della Caritas di Salerno – significa essere vicini a chi è solo e donare speranza a chi ha perso la fiducia. La povertà è multidimensionale, non è solo fame e mancanza di denaro. È povertà di speranza, di opportunità, di scelta”. “Al dormitorio accogliamo senza fissa dimora, persone che hanno un disagio abitativo, un disagio affettivo -aggiunge Ilaria Amoroso volontaria – e in questo posto cercano di trovare un rifugio. È quel senso di ritorno a casa e di calore che forse la loro vita gli ha fatto dimenticare. In media abbiamo tra i 25 e i 30 ospiti. Nel periodo di emergenza freddo arriviamo anche a toccare le 60 persone, considerando un po’ tutti i dormitori cittadini della nostra diocesi”. Nei primi due mesi dall’apertura del Polo (novembre-dicembre 2022), nel Dormitorio sono state servite circa 1.800 cene e altrettante colazioni e distribuiti oltre 400 capi di abbigliamento e scarpe a chi ne aveva bisogno. La presenza media giornaliera è stata di circa 30 persone per quanto concerne il Dormitorio e la cena, di 20 ospiti per il Centro diurno, nel quale è possibile trascorrere al caldo le fredde giornate invernali.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori