Primo maggio: fra’ Benvenuto (Pastorale sociale Gorizia), “ascoltare con più attenzione lavoratori e lavoratrici per discernere insieme la via da percorrere”

Quest’anno la manifestazione nazionale della festa dei lavoratori del 1° maggio si terrà a Monfalcone con lo slogan “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale”. Una festa che, afferma fra’ Roberto Benvenuto, direttore Ufficio pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Gorizia, “si colloca all’interno del cammino sinodale che la Chiesa sta vivendo e a circa due mesi dall’inizio della Settimana dei cattolici in Italia, che si terrà a Trieste dal 3 al 7 luglio e che vedrà la presenza anche di Papa Francesco”. Due circostanze che “ci aiutano a dare una particolare chiave di lettura alla festa dei lavoratori. Nel messaggio per il 1° maggio i nostri vescovi ci ricordano che ‘Le Chiese in Italia, impegnate nel cammino sinodale, continuano nell’ascolto dei lavoratori e nel discernimento sulle questioni sociali più urgenti’. La festa del 1° maggio dunque – prosegue fra’ Benvenuto –, è un’occasione propizia per ascoltare con maggiore attenzione la voce delle lavoratrici e dei lavoratori che, pur contribuendo al bene comune, non sempre sono adeguatamente riconosciuti”.
Ma l’ascolto “esige prima di tutto la prossimità, la vicinanza, appunto il camminare insieme, potremmo dire fare sinodo, termine che nel suo significato indica appunto incontro, assemblea, adunanza. In una parola non lasciare sole le persone ad affrontare i problemi o anche i drammi della vita molto spesso connessi con il lavoro”. Per fra’ Benvenuto, “sinodo indica dunque anche tutta la fatica che si deve compiere per stare uniti di fronte alle varie situazioni che possono invece disgregare e allontanare gli uni dagli altri. Indica lo sforzo di provare a discernere insieme la via giusta da percorrere, e di andare verso una meta comune”.
Un’altra “parola importante” è “partecipare”. Scrivono i vescovi nel messaggio per il 1° maggio: ‘È particolarmente significativo che le Chiese in Italia siano incamminate verso la 50ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia, sul tema ‘Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro’”. “I vescovi – per il responsabile della pastorale diocesana – sottolineano il fatto che senza il diritto alla partecipazione e senza che questo diritto venga altresì esercitato la democrazia rimane un sogno irrealizzato”. Richiamando due discorsi di Aldo Moro, fra’ Benvenuto sottolinea che “la partecipazione esige un coinvolgimento di tutti, nessuno deve sentirsi ai margini”. Di qui l’invito alle realtà produttive dell’arcidiocesi a partecipare alla Settimana sociale: “Sarà una formidabile opportunità per tutti di dare il proprio contributo al sogno di realizzare una vera democrazia per una storia e un futuro migliori”.

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