Consultori: Delle Site (Ucid Giovani), “emendamento va nella giusta direzione, valorizzare corpi sociali intermedi”

(Foto Ucid Giovani)
“L’emendamento al decreto per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sulla base del quale è previsto che i consultori possano avvalersi anche della collaborazione di soggetti del Terzo settore con una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità, va nella giusta direzione cioè quella di favorire un’alleanza fra lo Stato, le sue articolazioni e i corpi sociali intermedi, anche nella messa a terra del Pnrr”. Lo afferma in una nota Benedetto Delle Site, presidente del Movimento Giovani dell’Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid).
“In gioco – precisa – non è la legge 194, come hanno polemizzato strumentalmente alcuni, ma politiche pubbliche che, in tutti gli ambiti, riconoscano il valore di quei soggetti sociali ed economici, profit e no profit, privati o del Terzo settore, come partner fondamentali in un’ottica di sussidiarietà orizzontale e circolare. La macchina burocratico-amministrativa da sola non può farcela e, nello specifico, in Italia secondo dati del 2022 ci sono circa 1.800 consultori familiari, uno ogni 32.325 residenti, un numero ben al di sotto di quanto stabilito dalla legge 34/1996, che ne prevede uno ogni 20.000 abitanti. In pratica, in Italia i consultori sono il 60% in meno di quanti ne servirebbero”.
“In questo scenario – sottolinea Delle Site – l’apporto dei soggetti del Terzo settore appare irrinunciabile per garantire il funzionamento dei consultori, che altrimenti continuerebbero a diminuire di anno in anno, offrendo quella mediazione fra apparato pubblico e società civile che è innanzitutto informativa”. “Peraltro – conclude il presidente dei giovani imprenditori cattolici – i dati sulla fertilità e la natalità sono a livelli di allarme ed è doveroso, senza limitare i diritti di nessuno, favorire una rinnovata cultura della vita e della famiglia che possa incidere sui dati negativi e che peraltro è in linea con i valori della Costituzione”.
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