“No alla teologia da scrivania”, “sì all’apertura ai laici e alle donne”. Sono alcuni spunti presi dal libro di Ignazio Ingrao, “Cinque domande che agitano la Chiesa” (Edizioni San Paolo), presentato questo pomeriggio presso la Sala Giovanni Spadolini del Ministero della Cultura, alla presenza del ministro competente, Gennaro Sangiuliano. A mettere in evidenza l’attualità delle cinque domande che fanno da sfondo al libro – sulla scorta del magistero di Papa Francesco – paragonandole alle “Cinque piaghe della Chiesa” elencate da Antonio Rosmini nella sua omonima opera è stato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. “L’inizio e la fine della vita – ha detto Parolin a proposito della quarta domanda del libro – per l’autore sono domande importanti e hanno bisogno di molta riflessione, per muovere con assoluta prudenza i propri passi”. Le riforme di Papa, ha concluso Parolin, “sono riforme intraprese, in itinere”.