Servizio Civile: Cnesc per il servizio civile dei “Difensori civili della patria” e degli “Artigiani della pace”

L’Assemblea programmatica dei soci Cnesc (Consulta Nazionale Enti Servizio Civile) ha ribadito che il Servizio Civile Universale rappresenta oggi “una risposta concreta e attuale, specie in un momento storico come quello odierno in cui i giovani affermano pubblicamente la propria opposizione al riarmo”. L’Assemblea ha preso avvio dalla “forte preoccupazione” per il contesto nazionale e internazionale, segnato da “un pericoloso scivolamento verso il riarmo, dal ritorno del dibattito sulla leva obbligatoria – anche in Italia – e da una crescente normalizzazione della guerra nel linguaggio politico e mediatico”.  L’Assemblea ha poi richiamato “positivamente” la Nota della CEI “Educare a una pace disarmata e disarmante”, che afferma con “chiarezza l’inaccettabilità della guerra e rilancia il valore dell’educazione alla pace, della nonviolenza e del servizio civile come esperienza educativa e civica per i giovani, invitati ad essere ‘artigiani di pace’. Un servizio civile che, per la Cnesc, deve “rimanere una scelta volontaria e che richiede semmai un investimento maggiore per rendere questa scelta possibile e desiderabile”. Il tema della pace sarà uno degli assi portanti del Piano triennale SCU 2026-2028: agli enti la responsabilità di tradurlo in concretezza attraverso le progettualità, ai giovani quello di essere prioritariamente e pienamente Difensori civili della Patria e al Dipartimento e al Ministro Andrea Abodi quella di “qualificare la comunicazione istituzionale esplicitando la finalità di difesa civile non armata e nonviolenta che è costitutiva dell’Istituto”. «Il programma delle attività per il 2026 della CNESC– dichiara la Presidente Laura Milani – prevede una serie di iniziative sul territorio contro il riarmo e per la trasformazione nonviolenta dei conflitti, anche in occasione dei 25 anni della legge 64/2001  che ha istituito il servizio civile nazionale, momento di passaggio dall’obbligo alla scelta e che ha segnato l’ingresso in questo percorso delle donne, oggi protagoniste della costruzione della pace e dello sviluppo dell’Istituto. Continueremo a creare nuovi spazi di dialogo e confronto tra Istituzioni, enti e operatori volontari, anche in preparazione della V edizione del Festival Nazionale del Servizio Civile, prevista nel primo semestre del 2027″.

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