Diocesi: Crotone, oggi l’inaugurazione del Centro di formazione per l’incontro e la pace “Maria, Madre di Gesù”

“Maria, Madre di Gesù”:  questo il nome dato al Centro di formazione per l’incontro e la pace tra le culture che sarà inaugurato oggi a Crotone. Un progetto elaborato dalla Basilica Cattedrale-Parrocchia San Dionigi di Crotone che si inserisce “pienamente” nell’ambito della Pastorale migratoria diocesana, sottolinea al Sir sr. Loredana Pisani, referente del Servizio di Pastorale Migratoria della diocesi di Crotone-Santa Severina. Esso – spiega – “è mirato ad assicurare un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva, a promuovere opportunità di apprendimento permanente ed in tal modo ridurre le ineguaglianze nel territorio crotonese con un’attenzione particolare ai minori stranieri presenti in gran numero nel territorio parrocchiale che comprende buona parte del centro storico cittadino”. Un territorio abitato in prevalenza da persone immigrate, provenienti dal Bangladesh, Sri Lanka, Pakistan, Nigeria, Est europeo, America latina. La Comunità parrocchiale della “Basilica Cattedrale-Parrocchia San Dionigi”, guidata dal parroco e rettore, mons. Alessandro Saraco, in collaborazione con il Servizio di Pastorale Migratoria della diocesi s’impegna ad offrire supporto alle famiglie di migranti già presenti sul territorio, agli adulti per la conoscenza della lingua e della cultura italiana e ai minori stranieri o di origine straniera con attività educative e interculturali in orario extrascolastico. Il Centro di Formazione per l’incontro e la pace tra le culture “Maria, Madre di Gesù”, in stretta collaborazione con il Centro di ascolto parrocchiale “San Dionigi” – sottolinea sr. Parisi ringraziando la Fondazione Migrantes per aver sostenuto, incoraggiato e finanziato il progetto –  si propone come obiettivo “specifico” e “peculiare” di “favorire l’integrazione e la coesione sociale attraverso percorsi educativi rivolti a tutti, persone italiane e di diverse culture e provenienze”. A tal proposito, il Centro, oltre all’attività didattica/formativa, promuoverà attività culturali e sociali (convegni, presentazioni di libri, iniziative musicali ed artistiche) volte alla formazione di una mentalità inclusiva, dell’accoglienza, delle diversità e della solidarietà. Infine, per poter “animare una cultura di pace ‘disarmata e disarmante’ come ci ha indicato Papa Leone XIV, il Centro – sottolinea la religiosa – si impegnerà a cogliere ogni opportunità per formare e formarsi al dialogo interculturale, imparando a condividere la bellezza delle varie culture e a rispettare le normali differenze che possono diventare vera ricchezza se vissute con convivialità, accoglienza e promozione umana integrale e solidale”.

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