Diocesi: Genova, presentato il restauro della “Natività” di Mathias Stom

È stata presentata oggi al Museo diocesano di Genova la “Natività” del fiammingo Mathias Stom, a cui un lungo intervento di restauro ha restituito la raffinatezza pittorica, la ricchezza cromatica e i preziosi effetti di luce. Il dipinto – viene sottolineato in un comunicato – era stato riscoperto dallo storico dell’arte Giacomo Montanari (Università di Genova, oggi assessore alla Cultura del Comune di Genova) all’interno del patrimonio storico artistico della Provincia di Sant’Antonio dei Frati minori, presso la sede genovese situata nel convento della Visitazione (piazza Ferreira, 3). Durante una breve visita effettuata nell’agosto del 2024, lo sguardo era stato catturato dalla luminosità e dalla ricchezza di impasti di un dipinto al momento senza alcuna attribuzione. Alcune brevi verifiche consentirono di proporre in prima istanza il nome dell’artista Mathias Stom ma solo i necessari approfondimenti storici, attraverso indagini archivistiche e verifiche critiche hanno consentito a Montanari di individuare nella tela una delle opere che il conte di Mazzarino e principe di Butera Giuseppe Branciforte Barresi e Santapau aveva commissionato allo Stom tra il 1642 e la prima metà degli anni cinquanta del Seicento, per la propria residenza siciliana.
Grazie al prezioso supporto della Casa di cura Villa Montallegro, sul dipinto sono state effettuate importanti indagini diagnostiche coordinate da Paolo Triolo (Università di Genova), necessarie per determinare lo stato dell’opera e le vicende di gestazione compositiva che hanno caratterizzato la sua esecuzione. Quindi il restauro del dipinto e della cornice, affidato alla competenza di Elena Parenti in collaborazione con Nino Silvestri e con la direzione di Caterina Olcese (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Liguria) ha proceduto per restituire all’opera una migliore condizione conservativa e una qualità pittorica che rende il dipinto un importante tassello nella produzione pittorica di Mathias Stom.
Grazie alla collaborazione tra la Provincia di Sant’Antonio dei Frati minori – rappresentata da Riccardo Medicina – e il Museo diocesano di Genova rappresentato da Paola Martini – è stato possibile pensare ad un deposito museale per consentire ad un ampio pubblico di ammirare questo capolavoro e apprezzarne la raffinatezza artistica. La presentazione al Museo è accompagnata da apparati didattici dedicati alle indagini non invasive e al restauro.
Gli studi intorno all’opera e alla sua originaria collocazione sono confluiti nel catalogo “Mathias Stom. Una inedita Natività e la sua storia di committenza e collezionismo tra la Sicilia e Genova” a cura di Giacomo Montanari e con la collaborazione di Martina Leone (Università di Genova). All’interno del catalogo, oltre all’approfondimento sulla storia e sul restauro del dipinto, sono inserite diverse opere di confronto provenienti dal contesto siciliano a cura di Martina Leone, insieme ad approfondimenti sulla collezione Branciforte di Vincenzo Abbate (già direttore della Galleria nazionale della Sicilia). Il volume, edito da Sagep, sarà in vendita presso il bookshop del Museo.
L’opera sarà al centro di una delle due tappe, presenti al Museo diocesano, dell’itinerario dedicato al Passaporto dei Presepi, organizzato dal Comune e dall’arcidiocesi di Genova, giunto alla sua terza edizione.

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