“Le indagini in corso su quanto avvenuto nel liceo lucchese, oltre ad individuare i responsabili, chiariranno anche la dinamica dell’accaduto. Quanto successo, comunque, deve interrogarci tutti quanti, come comunità educante. Non possiamo circoscrivere alla scuola quello che è un problema sociale e culturale più ampio. Ma oltre a questo, vorrei citare anche l’episodio di bullismo avvenuto in Mediavalle e di cui si parla in questi giorni”. Lo afferma l’arcivescovo di Lucca, mons. Paolo Giulietti, in merito a due fatti di cronaca accaduti in provincia di Lucca. Il primo riguarda quanto avvenuto al liceo scientifico Vallisneri di Lucca, dove è stata trovata una cosiddetta “lista stupri”’ nei bagni, in modo simile a quanto accaduto al liceo Giulio Cesare di Roma. Nel secondo caso, invece, si tratta di un video che vede un sedicenne mentre prende a schiaffi, durante una passeggiata in collina, un bambino di 6 anni: un fatto avvenuto quest’estate, ma venuto alla luce in questi giorni.
“Entrambi i fatti sono gravissimi”, denuncia il presule, rilevando che “feriscono le vittime, cui va la mia personale vicinanza e quella della Chiesa di Lucca. Ma devono ferirci tutti quanti, per spingerci ad alleanze vere, autentiche, tra istituzioni e famiglie, per immettere speranza nella nostra società”. “Solo una società e una scuola non ‘eticamente neutre’, infatti, in cui non si tema di proporre ai giovani valori e ideali autentici, potranno evitare derive del genere”, conclude mons. Giulietti.