La strategia dell’Ue in materia di droga, proposta oggi dalla Commissione, adotta “un approccio multidimensionale e basato sull’intera società,” incentrato su cinque settori chiave. Anzitutto migliorare la preparazione e la risposta alle minacce connesse alla droga, precisando la raccolta dei dati, il monitoraggio, l’allarme rapido e le misure di risposta rapida a livello nazionale e dell’Ue. L’Agenzia dell’Ue per le droghe (Euda), “con il suo nuovo mandato rafforzato, svolgerà un ruolo fondamentale nel sostenere gli Stati membri individuando nuove sostanze psicoattive, emettendo segnalazioni rapide e valutando i rischi posti dagli oppiacei sintetici altamente potenti”. Secondo: proteggere la salute pubblica, rafforzando le misure di prevenzione, trattamento e reinserimento. Terzo: rafforzare la sicurezza, con norme più rigorose contro la criminalità organizzata e una valutazione dell’attuale decisione quadro sul traffico di stupefacenti entro il 2026. Quarto aspetto: le misure per prevenire i danni connessi alla droga “sono concentrate sulla protezione dei giovani dal reclutamento nella criminalità organizzata. Quindi: partnership più forti con Paesi terzi per rafforzare ed espandere le alleanze internazionali e aumentare la cooperazione operativa, l’assistenza tecnica e lo sviluppo di capacità di contrasto.