“Cristo è per noi àncora, simbolo della speranza, che offre stabilità e fermezza quando i venti sono contrari”. Lo ha detto mons. Gian Franco Saba, ordinario militare per l’Italia, presiedendo questa mattina nella basilica di San Giovanni in Laterano la celebrazione in onore di Santa Barbara, alla presenza di rappresentanti di governo, autorità istituzionali e vertici della Marina militare. Il presule ha ricordato che la vita della santa “fu spezzata brutalmente dall’odio di chi voleva imporle la propria volontà”, indicando nel suo martirio “una violenza che vuole invadere la coscienza del singolo individuo”. Ha spiegato che la croce di Cristo è “la nostra àncora, la nostra speranza di salvezza” e che la grotta di Betlemme è “l’àncora gettata tra il cielo e la terra” a cui ogni persona può aggrapparsi. Mons. Saba ha invitato a vivere l’Avvento come tempo per ritrovare “la vera libertà” nell’incontro con Cristo e ha incoraggiato a pregare con le parole del salmo: “Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito”. Quindi ha richiamato il valore della preghiera come luogo in cui “si trova il riparo, il conforto e la liberazione”, ricordando che nelle “tempeste esistenziali” il Signore “ci riconduce sempre in porto, ci accompagna e ci guida”. Ripercorrendo la vicenda di Barbara, il presule ha indicato nella sua testimonianza un invito a non soccombere nelle prove, perché “dalla fede nasce la vita, dalla fede nasce la via della libertà”. Infine, mons. Saba ha chiesto che la speranza sia “alimentata” per diventare segno dell’amore di Dio in un tempo segnato da conflitti e complessità.