Giovani, Cnel, nove italiani in uscita per uno straniero in entrata in Italia nel periodo 2011-2024

Nove italiani in uscita per uno straniero in entrata in Italia nel periodo 2011-2024. Lo evidenzia questa mattina il Rapporto Cnel 2025 “L’attrattività dell’Italia per i giovani dei Paesi avanzati”, presentato a Roma.  In questo periodo, si legge nel Rapporto, si registrano 55mila arrivi in Italia di giovani cittadini delle prime dieci nazioni avanzate verso cui vanno i giovani italiani, cioè in ordine alfabetico: Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svizzera e USA. Nello stesso periodo in quegli stessi Paesi sono andati 486mila giovani italiani. L’Indice Sintetico dei Flussi Migratori (Isfm) dell’Italia per i giovani è pari a 9. Prima destinazione dei giovani italiani emigrati è il Regno Unito, con una quota pari al 26,5%. La seconda è la Germania, con il 21,2% e a seguire Svizzera (13,0%), Francia (10,9%) e Spagna (8,2%). Le percentuali variano molto tra le diverse regioni italiane. Quasi la metà degli altoatesini vanno in Austria e oltre un quarto in Germania. Dal Meridione si parte soprattutto per la Germania (30,4%, con 39,1% dalla Sicilia) e il Regno Unito (24,5%), poi in Svizzera (12,6%). Inoltre, secondo il rapporto Cnel, il 20% dei giovani europei e statunitensi scelgono la Germania, il 16,9% opta per il Regno Unito, il 15,4% per la Spagna, il 15,1% per la Francia e il 14,7% per la Svizzera. L’Italia è scelta solo dall’1,9%, preceduta da Danimarca (3,2%) e Svezia (3,4%), che sono però molto più piccole per popolazione ed economia. Nel 2011-24 si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro-Nord, al netto di quelli che sono arrivati, 484mila giovani italiani. 240mila sono andati nel Nord-Ovest dal resto d’Italia, 163mila nel Nord-Est e 80mila nel Centro. Il deflusso record è quello della Campania, pari a 158mila, poi Sicilia con 116mila e Puglia con 103mila. L’afflusso top è stato in Lombardia, con 192mila, seguito dall’Emilia-Romagna (106mila) e Piemonte (41mila). Il Cnel evidenzia che  “il giovane capitale umano trasferito nel 2011-24 dal Mezzogiorno al Nord corrisponde a un valore di 147 miliardi di euro, di cui 79 miliardi relativo al trasferimento dei giovani laureati, 55 a quello dei diplomati e 14 a quello dei non diplomati. La Lombardia è la regione che ha ricevuto più capitale umano giovane dai movimenti interni, pari a 76 miliardi, seguita dall’Emilia-Romagna con 41 miliardi, dal Lazio con 17 e dal Piemonte con 15. La Campania è la regione che ha perso più capitale umano giovane dai movimenti interni: 59 miliardi. Poi viene la Sicilia con 44 miliardi, la Puglia con 40 e la Calabria con 24”.

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