Facoltà teologica pugliese: mons. Satriano (Bari), “incrociare i saperi è la sfida che ci attende”

“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi”. Lo ha detto mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto e gran cancelliere della Facoltà teologica pugliese, intervenendo oggi al teatro Piccinni per l’inaugurazione dell’anno accademico 2025-2026. Rivolgendosi alle autorità, ai docenti e agli studenti, il presule ha affermato che la Facoltà deve “incrociare i saperi” e promuovere “una ricerca inter e transdisciplinare” capace di offrire “nuove finestre interpretative” sulla realtà. Quindi ha ringraziato le istituzioni civili e militari e il sindaco di Bari “per la disponibilità” nel concedere il teatro e ha espresso gratitudine a Carmelo Dotolo, relatore della prolusione su “Cultura della pace e nuovo umanesimo”, ricordando che la teologia è chiamata a far emergere “la luce di Cristo e del suo Vangelo”. Richiamando il Papa, mons. Satriano ha ricordato che “la pace si costruisce nel cuore e a partire dal cuore” e che “si può ferire e uccidere anche con le parole, non solo con le armi”. Il presule ha invitato a diventare “ponti più che muri”, guardando all’altro “non come una minaccia ma come una promessa”. Infine, ha richiamato il percorso della Facoltà, che non è “un semplice studentato” ma “un centro di formazione e ricerca”, sottolineando la responsabilità condivisa di accompagnare gli studenti “a scoprire Cristo e, in Lui, la pienezza a cui aspirano”.

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