“Molte vite, in ogni parte del mondo, appaiono faticose, dolorose, colme di problemi e di ostacoli da superare. Eppure, l’essere umano riceve la vita come un dono: non la chiede, non la sceglie, la sperimenta nel suo mistero dal primo giorno fino all’ultimo”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, dedicata al rapporto tra la Risurrezione di Cristo e le sfide del mondo attuale. “La vita ha una sua specificità straordinaria”, ha spiegato Leone XIV: “ci viene offerta, non possiamo darcela da soli, ma va alimentata costantemente: occorre una cura che la mantenga, la dinamizzi, la custodisca, la rilanci”. Per il Papa, “la domanda sulla vita è una delle questioni abissali del cuore umano”: “Siamo entrati nell’esistenza senza aver fatto niente per deciderlo. Da questa evidenza scaturiscono come un fiume in piena le domande di ogni tempo: chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Qual è il senso ultimo di tutto questo viaggio?”.