“Il seguito da parte di milioni di persone della morte e delle esequie di Francesco, del conclave e dell’elezione di Leone XIV; il giubileo dei giovani; le posizioni della Chiesa su questioni di forte interesse e preoccupazione come le guerre e i movimenti migratori, insieme ad altri fatti recenti, hanno portato il dibattito su Dio e sul ‘cattolico’ al centro dell’attenzione mediatica”. Così mons. Luis Argüello García, arcivescovo di Valladolid e presidente della Conferenza episcopale spagnola, nel discorso inaugurale della 128ª Assemblea plenaria a Madrid, interpretando i segnali culturali che emergono nel Paese: “Alcuni, a questo proposito, parlano di un momento o di una svolta cattolica”. Mons. Argüello ha rilevato come anche elementi della cultura pop testimonino questo fenomeno: “In Spagna, l’annuncio del nuovo disco di Rosalía, Lux, ha riaperto il dibattito. Vi sono segnali che indicano che il cattolico è di moda o, se si preferisce, che vi è un ritorno a coordinate spirituali che sembravano scomparse”. Ha citato anche la riflessione filosofica contemporanea: “Byung-Chul Han ha appena pubblicato Su Dio, e il sudcoreano non esita a dichiararsi un pensatore cattolico”. Il presidente ha tuttavia messo in guardia da interpretazioni riduttive: “L’ascolto più intenso del mormorio di Dio e la svolta cattolica possono essere una moda o oggetto di manipolazione ideologica dello smarrimento e delle difficoltà che vivono oggi i giovani”.