Leone XIV in Turchia: metropolita Emmanuel (Patriarcato ecumenico), “una grande gioia. Questa visita mostra legame fraterno tra due Chiese sorelle”

(Foto screenshot conferenza stampa Oeuvre d’Orient)

“Innanzitutto, per noi è una grande gioia”. Così Emmanuel, metropolita di Calcedonia (Patriarcato ecumenico), commenta il viaggio di Papa Leone XIV in Turchia dove arriverà il 27 novembre per il suo primo viaggio apostolico. Il metropolita ortodosso è intervenuto online questa mattina alla conferenza stampa organizzata a Parigi dall’Oeuvre d’Orient. “Questa visita di Sua Santità è molto importante – afferma – perché mostra il legame tra le due Chiese sorelle che celebrano quest’anno il 1.700° anniversario del Primo Concilio ecumenico. Non bisogna dimenticare un’altra data significativa: il 7 dicembre ricorre il 60° anniversario della revoca delle scomuniche tra Roma e Costantinopoli, un evento di grande rilievo che non va trascurato. È un incontro che ci ricorda i legami fraterni e un dialogo che continua, nato negli anni ’60 ma che ha dato frutti duraturi”.
“Mi trovo attualmente a Roma, in Vaticano, perché dovevamo discutere delle ultime tappe di questo viaggio che inizierà il 27 novembre”, racconta il metropolita ai giornalisti. “Non abbiamo molti giorni davanti a noi, quindi restavano ancora dei preparativi da sistemare. Abbiamo lavorato per diversi mesi insieme alla parte cattolica. Abbiamo un comitato misto che è stato responsabile di questa preparazione”.
Emmanuel ricorda: “Circa due anni fa, quando parlai con Papa Francesco di questo anniversario dei 1.700 anni del Primo Concilio ecumenico, lui mi disse: ‘Verrò’. Ma aggiunse: ‘Non so se sarò io o il mio successore”. Parlò allora di un “Giovanni XXIV”, ma alla fine a recarsi in Turchia per l’anniversario di Nicea sarà Leone XIV. Il metropolita ripercorre con i giornalisti le tappe del viaggio apostolico. La visita ad Ankara, prima tappa dove il Papa incontrerà il presidente Erdogan. Poi l’arrivo la sera del 27 a Istanbul presso il Patriarcato ecumenico. “Credo sia ormai una tradizione”, dice Emmanuel, “iniziata con la prima visita di Papa Paolo VI nel 1967 e proseguita con gli altri Papi che sono sempre venuti per la festa di Sant’Andrea, patrono del patriarcato ecumenico”. Riguardo invece i 1.700 anni del Concilio di Nicea, il metropolita Emmanuel afferma: non sarà né una messa né una liturgia ma “una celebrazione ecumenica”. Ci sarà “un numero limitato di partecipanti per motivi di sicurezza”. Con il Papa e il patriarca Bartolomeo, ci saranno gli altri patriarchi ortodossi e orientali, e i rappresentanti delle diverse Chiese cristiane dal Consiglio mondiale delle Chiese. “Nicea preparò la prima parte del Credo”, sottolinea Emmanuel. “È molto significativo: quel Concilio ci ricorda il dovere di cercare l’unità come cristiani e di partecipare insieme a questo cammino comune”.

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