“Sugli abusi tolleranza zero, stiamo portando avanti un processo di verità”. Lo ha detto mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Ionio e vicepresidente della Cei per il Sud, interpellato dal Sir a margine della seconda giornata dell’assemblea della Cei, in corso ad Assisi fino al 20 novembre. Questa sera, i vescovi italiani si riuniranno a Santa Maria degli Angeli per la celebrazione dei vespri e la preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi presieduta da mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e vescovo delegato per il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza episcopale umbra. “Papa Francesco ha chiesto tolleranza zero sugli abusi”, ha ricordato il vescovo: “Come Chiesa italiana stiamo coltivando e portando avanti un processo di verità. Camminiamo insieme. Certo, ci possono essere incomprensioni, che però non devono bloccare il processo; dobbiamo camminare nella verità ed essere capaci di comunicare questa verità”. Cresce, intanto, l’attesa per il Papa ad Assisi: “Di solito il Papa apre l’assemblea della Cei, Papa Leone ha deciso di chiuderla. Lo stiamo scoprendo e lo scopriremo: è il Papa dell’ascolto, del dialogo, del confronto, ma è anche un Papa che governa con saggezza e sapienza sapendo le responsabilità di questo momento storico. È un Papa di grande spiritualità, figlio di Sant’Agostino: ci stupirà, è il Papa scelto dallo Spirito Santo per il tempo che viviamo”. Quanto al clima che si respira qui ad Assisi, Savino parla di “un’assemblea molto significativa, che dopo l’approvazione, il 25 ottobre, del documento sul cammino sinodale interpella seriamente noi vescovi sulle responsabilità del percorso fatto in questi quattro anni. Come ci ha chiesto ieri il card. Matteo Zuppi nell’introduzione, dobbiamo essere costruttori di comunità: la comunione tra di noi è di grande valore, che non significa omologazione, ma rispetto delle diverse sensibilità”.