In vista della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole (22 novembre), Cittadinanzattiva rilancia l’appello per un piano strutturale e ordinario che renda gli edifici scolastici più sicuri e vivibili. L’organizzazione chiede che la prossima Legge di Bilancio preveda risorse aggiuntive per la messa in sicurezza, nuove indagini diagnostiche su soffitti e solai e la climatizzazione delle 360mila aule italiane. In questa direzione vanno gli emendamenti presentati al Senato dal Movimento 5 Stelle, che propongono 645 milioni di euro l’anno per il triennio 2026-2028: 600 milioni destinati al Fondo unico per l’edilizia scolastica, 10 milioni per un Fondo emergenze (5 per indagini diagnostiche e 5 per verifiche sismiche) e ulteriori 5 milioni per la climatizzazione.
Secondo il XXIII Rapporto dell’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola, tra settembre 2024 e settembre 2025 si sono registrati 71 crolli, in aumento rispetto ai 69 dell’anno precedente. Nel 2024 gli infortuni certificati dall’Inail sono stati 78.365 (+7.463). La metà degli edifici scolastici ha circa 60 anni e il 49% è stato costruito prima del 1976, senza normativa antisismica. Su 60.030 sedi, 27.744 (46%) si trovano in zone ad alta sismicità, ma solo il 4% ha avuto interventi di adeguamento e il 3,8% di miglioramento. Ancora elevati i numeri di scuole prive di agibilità (59%), prevenzione incendi (58,36%) e collaudo statico (42,09%).
Cittadinanzattiva chiede al ministero dell’Istruzione e del merito di riattivare l’Osservatorio nazionale per l’edilizia scolastica, fermo da oltre due anni, e di promuovere iniziative di sensibilizzazione rivolte a studenti e famiglie. Per la Giornata del 22 novembre, in collaborazione con Protezione civile e Mim, saranno diffusi materiali a 16mila istituti per accrescere la cultura della sicurezza, con focus su rischio sismico, alluvioni e piani di protezione civile.