“Il Progetto Policoro è un segno di speranza”. Le parole di don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei, intervenuto questa mattina al Parlamento europeo di Bruxelles nel convegno “30 anni di Progetto Policoro”. Don Bignami ha ricordato che l’animatore di comunità ha un ruolo fondamentale: “offre orientamento al lavoro, crea reti territoriali, favorisce l’imprenditorialità giovanile, evangelizza il lavoro facendo conoscere la ricchezza della Dottrina sociale della Chiesa e forma all’impegno sociopolitico”. Ha sottolineato anche l’importanza della formazione continua, con percorsi per Senior dopo i tre anni di servizio, in cui circa un centinaio di ex animatori di comunità si aggiorna “con riferimento alla Parola di Dio, alla dottrina sociale della Chiesa e alla spiritualità cristiana”. Nel suo intervento, don Bignami ha elencato i dati che mostrano l’efficacia del progetto: “in trent’anni si sono formati 1140 animatori di comunità”, e ha ribadito come “le colonne che reggono il Progetto Policoro sono tre: giovani, Vangelo e lavoro, tenute insieme da un’esperienza comunitaria come quella ecclesiale diocesana”. Ha concluso sottolineando il significato della Chiesa come comunità che accompagna i giovani nella responsabilità sociale e nel lavoro, con attenzione alle persone e ai territori, e ha ricordato le parole di Papa Francesco sul lavoro: “Occuparsi del lavoro è promuovere la dignità della persona. Infatti, il lavoro non nasce dal nulla, ma dall’ingegno e dalla creatività dell’uomo”.