Di martedì 11 novembre resterà il ricordo di un’intera comunità che fa ritorno nella sua chiesa madre, dopo un’attesa fatta di speranza e fiducia. Dopo due anni di attesa, la chiesa di Santa Maria del Lume, nella diocesi di Acireale, ha riaperto le sue porte ai fedeli.
Chiusa dal 2023 a causa della caduta di calcinacci dalla cupola, la chiesa è tornata a essere luogo di preghiera e di incontro grazie a un intervento di restauro da 200mila euro, finanziato dalla Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, con ulteriori lavori di riqualificazione sostenuti dalla parrocchia attraverso attività di autofinanziamento.
La solenne celebrazione eucaristica e il rito di benedizione sono stati presieduti dal vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, insieme al parroco don Andrea Sciacca e a diversi sacerdoti della diocesi. Presenti anche il sindaco di Santa Venerina Santo Raciti, i rappresentanti della Soprintendenza Giuseppe Marano e Concetto Stagnitti, oltre a una folta rappresentanza di fedeli.
Nel suo intervento, durante l’omelia, mons. Raspanti ha sottolineato come la riapertura della chiesa “non sia solo un evento legato alle mura o all’arte, ma un segno di fede viva e condivisa”.
Il parroco don Andrea Sciacca ha espresso la sua emozione e riconoscenza: “È una grande gioia vedere riaprirsi le porte della nostra chiesa. Anche durante la chiusura, il cuore della comunità è sempre rimasto qui, davanti alla Madonna del Lume”.
Il sindaco Raciti ha parlato di “un segnale di rinascita per l’intera cittadinanza, che si ritrova attorno a un luogo di fede e identità”.
Soddisfazione anche da parte dell’architetto Giuseppe Marano della Soprintendenza di Catania, che ha dichiarato: “Questo intervento rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, Chiesa e comunità. Il restauro ha restituito sicurezza e bellezza a un bene che appartiene al cuore del territorio”.
La chiesa di Santa Maria del Lume torna così a essere punto di riferimento spirituale e sociale per Linera, confermando l’impegno congiunto della diocesi di Acireale, della Soprintendenza e del Comune di Santa Venerina nella tutela del patrimonio religioso.
Nonostante la riapertura, la chiesa necessita ancora di ulteriori accorgimenti che saranno presto completati, grazie anche ai futuri interventi previsti con i fondi dell’8xmille.