Paesi Bassi: risultato in bilico tra estrema destra e liberali di D66. Una manciata di voti può affidare o togliere la leadership a Wilders

Si gioca su una manciata di voti il testa a testa che esce dalle urne olandesi: si attende la fine dello spoglio e i dati ufficiali per decretare chi avrà il compito di governare i Paesi Bassi: il Partito per la libertà (Pvv), l’estrema destra di Geert Wilders e il partito liberal-progressista D66 di Rob Jetten hanno ottenuto entrambe 26 seggi nella camera bassa del Parlamento. Wilders però ha perso 11 seggi (-6,9% di preferenze), Jetten in qualche misura ha già vinto, avendone guadagnati 17 rispetto al 2023 (+10,6% di consensi). Chi tra Wilders e Jetten avrà il numero maggiore di voti – poche migliaia la differenza – avrà il compito di formare il governo. Nella classifica dei consensi, al terzo posto il Partito popolare per la libertà e la democrazia (Vvd) di Dilan Yesilgoz, mentre Timmermans e la sua alleanza Sinistra verde-Partito laburista (GroenLinks-PvdA) avranno solo 20 seggi e dovranno digerire la perdita di 5 posti (-3%), che ha portato l’ex commissario europeo a dimettersi dalla guida del partito. Bene anche il Cda di Henri Bontenbal che ha guadagnato 13 seggi (+8,5%), totalizzandone 18. La conta dei voti si chiuderà ufficialmente lunedì, con l’arrivo del voto dall’estero che in tutto conta circa 90.000 elettori, e martedì l’annuncio del vincitore. Wilders sui social ha già dichiarato che il Pvv è pronto ad assumersi la responsabilità della formazione del prossimo governo, se risultasse il partito più grande. Ed ha ammonito Jetten di non avviare alcuna consultazione “finché non ci sarà il 100% di chiarezza su questo”: “faremo tutto il possibile per impedirlo”. A emergere dal voto è in ogni caso una Olanda che fa marcia indietro rispetto a posizioni radicali e anti-Ue: “Le forze positive hanno vinto” ha commentato su X Rob Jetten. Jetten, che potrebbe diventare il più giovane premier olandese, aveva annunciato in un post: “Voglio mettermi al lavoro per tutti gli olandesi, perché questo è il Paese di tutti noi”, causando l’irritazione di Wilders

 

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