Il 1° novembre in occasione della solennità di tutti i santi, il vescovo Ivo Muser alle 14.30 presiederà liturgia della Parola nel cimitero di Bolzano-Oltrisarco e benedirà le tombe. In precedenza, fa sapere la diocesi, mons. Muser sarà a Lana dove alle 9 celebrerà la solennità di Ognissanti nella chiesa giubilare di Santa Croce. Domenica 2 novembre, commemorazione dei defunti, il vescovo celebrerà la messa alle 18 a Gais in val Pusteria. Nel suo messaggio per Ognissanti e la commemorazione dei defunti, il vescovo richiama un tema spesso dimenticato oggi: il purgatorio, definito “un faro di speranza.” Purgatorio dunque non come punizione, ma come passaggio di purificazione, riconciliazione, misericordia e perdono. “In ogni persona che muore – anche in quelle a noi più care – percepiamo che non tutto è ancora detto, fatto, portato a compimento, espresso, perdonato e riconciliato; che c’è ancora bisogno di purificazione, riconciliazione, misericordia e perdono”, scrive il vescovo. Il purgatorio diventa così segno della grande speranza cristiana: “Dio desidera solo che ogni persona raggiunga la meta per la quale è stata voluta e creata.” La preghiera per i defunti accompagna questo cammino di speranza, che ha un volto concreto: Gesù Cristo, crocifisso e risorto. “Chi spera in Lui vive in modo diverso. Più sereno, più realistico, più misericordioso e migliore”, conclude Muser.