Pace: Roma, associazioni cattoliche in serata incontreranno Tajani. “Grido di dolore di centinaia di migliaia di vittime della ‘terza guerra mondiale a pezzi’ non ci lascia indifferenti”

“Il grido di dolore delle centinaia di migliaia di vittime innocenti della ‘terza guerra mondiale a pezzi’ non ci lascia indifferenti”. Lo hanno scritto Agesci, Acli, Azione Cattolica Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Comunità Papa Giovanni XXIII, Fraternità di Comunione e Liberazione, Movimento dei Focolari Italia, Movimento cristiano lavoratori, Ordine francescano Secolare e Rinnovamento nello Spirito Santo, in una lettera congiunta inviata al ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, spiegando di aver aderito all’“invito del Santo Padre Leone XIV ad intensificare la preghiera per la pace, in modo particolare con la recita del Rosario durante tutto il mese di ottobre e partecipando tutti insieme alla veglia del Giubileo della spiritualità mariana di sabato 11 ottobre alle 18 in piazza San Pietro, giorno in cui si ricorda l’anniversario dell’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II”.
Per la serata di oggi, è stato promosso un incontro con lo stesso ministro Tajani a Roma, presso il piazzale della Farnesina; dalle 19 parteciperanno Giuseppe Notarstefano (Ac), Francesco Scoppola (Agesci), Adriano Roccucci (Comunità di Sant’Egidio), Alfonso Luzzi (Mcl), Cristiana Formosa e Gabriele Bardo (Focolari Italia), Luca Piras (Ofs) e Giuseppe Contaldo (Rns).
“In questo tempo continuamente tentato da violente polarizzazioni – prosegue inoltre la missiva –, ci ritroveremo tutti insieme nello stesso giorno nelle Chiese locali, invitando tutti coloro che desiderano condividere questo significativo gesto di preghieracomunitaria. Questo atto ci impegnerà ancora di più e nel profondo a condividere le sofferenze e le speranze dei nostri fratelli della Terra Santa, dell’Ucraina e di tutti i luoghi dove sono presenti conflitti e violenze”. “Vogliamo testimoniare anche alle Istituzioni e al Governo italiano – affermano le organizzazioni sottoscrittrici – il nostro rinnovato impegno per la pace, rivolgendo un appello affinché questo impegno sia sempre più una priorità dell’azione politica del Governo stesso, intensificando le attività diplomatiche e le relazioni internazionali nel contesto di una più forte e decisa cooperazione europea”. “Si intraprenda ogni iniziativa – l’esortazione delle associazioni – per favorire dialogo e negoziati, raggiungere una tregua delle armi, tutelare maggiormente la popolazione civile dei territori scenario di guerra, salvaguardare il diritto internazionale, restituire priorità alla politica e alla diplomazia, investire sulla pace e non sulla guerra”.

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