Salute mentale: vescovi Piemonte e Valle d’Aosta, “Giubileo occasione per azioni concrete verso chi vive situazioni di sofferenza”

“Stiamo vivendo un Anno Santo, un Tempo di grazia e di salvezza, un Tempo dove siamo ‘chiamati a essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio’ (Papa Francesco, Spes non Confundit, n.10). La vita del cristiano, se affrontata nel segno dell’aderenza al Vangelo, richiede un costante impegno spirituale e sociale finalizzato a testimoniare la Speranza; il Tempo di Giubileo può essere occasione per rinnovare questo impegno attraverso azioni concrete, anche piccole, che siano segni di speranza e fiducia per i tanti fratelli e sorelle che vivono situazioni di sofferenza mentale”. Si apre con questa considerazione il messaggio della Consulta regionale di Pastorale della salute della Conferenza episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta, presieduta dal vescovo Marco Brunetti, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale che si celebrerà il 10 ottobre.
“Anche chi non è professionista della sanità può fare molto per concorrere al mantenimento di un buon livello di salute mentale nel contesto delle proprie relazioni più strette e nella sua comunità di appartenenza”, viene osservato nel testo, nel quale si sottolinea che “esistono azioni semplici ma dal grande valore umano, balsamo per le ferite di chi si sente solo ed escluso. Dedicare ascolto e attenzione con la necessaria pazienza quando incontriamo situazioni di sofferenza e disagio mentale che spesso coinvolgono l’intera famiglia, lasciando da parte quella tentazione alla rassegnazione e all’impotenza che spesso da subito ci pervade; promuovere una comunità che veda tutti protagonisti e responsabili, testimoniare la bellezza di una vita spirituale intensa e attenta al prossimo”. “Prevenzione del disagio, promozione e cura della salute mentale (attraverso strutture adatte con personale adeguato ai bisogni e con progetti incentrati sulla persona sofferente) siano al centro dell’attenzione, in particolare delle Istituzioni sanitarie pubbliche”, l’esortazione della Consulta regionale di Pastorale della salute della Cep, che ammonisce: “Sia cura delle comunità cristiane vigilare affinché il trattamento rivolto alle persone con disturbi psichici sia sempre improntato al rispetto della dignità propria di ogni persona”.

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