“Il rispetto della dignità umana è l’unico elemento dal quale si deve partire per costruire percorsi di pace”. Così Rosario Valastro, presidente della Croce rossa italiana, in occasione della Giornata internazionale della nonviolenza, che ricorre oggi, 2 ottobre, e in occasione della quale la Cri rinnova il suo impegno nella tutela di chi soffre a causa dei conflitti, da Gaza al Sudan, dall’Ucraina a tutti gli oltre cento teatri di guerra dei nostri giorni in cui la dignità umana e la vita non vengono rispettate. “Dai conflitti in corso nei nostri giorni – prosegue Valastro – , arrivano a tutti noi immagini che mai avremmo voluto vedere: la sofferenza di intere popolazioni, carestia, odio, continue violazioni del diritto Internazionale Umanitario, vite spezzate e libertà negate. Davanti a tutto questo, il nostro compito è ribadire che le guerre hanno delle regole e vanno rispettate, che i diritti umani devono essere garantiti attraverso il rispetto dell’altro. È quello stesso rispetto che, dalle sue origini, muove l’opera della Croce rossa in tutto il mondo a supportare chiunque sia in difficoltà, senza alcuna distinzione. Perché la nostra umanità, fin dai tempi della battaglia di Solferino, è intrisa del principio di neutralità rispetto al quale la sofferenza non ammette eccezioni, in nessun caso”.