“Proporre modi concreti per promuovere gesti e politiche di riconciliazione, in particolare in terre dove ci sono ferite profonde da conflitti di lunga durata”. Lo ha chiesto il Papa ai partecipanti all’incontro “Refugees & Migrants in Our Common Home”, ricevuti oggi in udienza. “Questo non è un compito facile, ma se gli sforzi per lavorare per un cambiamento duraturo devono avere successo, devono includere modi per toccare i cuori e le menti”, la proposta di Leone XIV: “Proprio come Papa Francesco ha parlato della cultura dell’incontro come antidoto alla globalizzazione dell’indifferenza, dobbiamo lavorare per affrontare la globalizzazione dell’impotenza promuovendo una cultura della riconciliazione”. Tutto ciò, per il Pontefice, “richiede pazienza, disponibilità ad ascoltare, capacità di identificarsi con il dolore degli altri e riconoscimento del fatto che abbiamo gli stessi sogni e le stesse speranze”.