“Impostare una pastorale solidale, empatica, discreta, non giudicante, che sa accogliere tutti, e proporre percorsi il più possibile personalizzati, adatti alle diverse situazioni di vita dei destinatari”. Lo ha chiesto il Papa alla sua diocesi, intervenendo all’assemblea in corso a San Giovanni in Laterano. Secondo Leone XIV, il secondo “obiettivo sinodale” da porsi è infatti “il coinvolgimento dei giovani e delle famiglie, su cui oggi incontriamo diverse difficoltà”: “Poiché poi le famiglie faticano a trasmettere la fede e potrebbero essere tentate di sottrarsi a tale compito, dobbiamo cercare di affiancarci senza sostituirci ad esse, facendoci compagni di cammino e offrendo strumenti per la ricerca di Dio”. in concreto, per il Pontefice, si tratta di dare corpo ad “una pastorale che non ripete le cose di sempre, ma offre un nuovo apprendistato; una pastorale che diventa come una scuola capace di introdurre alla vita cristiana, di accompagnare le fasi della vita, di tessere relazioni umane significative e, così, di incidere anche nel tessuto sociale specialmente a servizio dei più poveri e dei più deboli”.