Diocesi: Aversa, presentato il nuovo anno pastorale e il 300° dell’apertura del Seminario

(Foto diocesi di Aversa)

Un anno di grazia, memoria e rinnovamento. Così è stato definito dal rettore del seminario vescovile di Aversa, don Sebastiano Sequino, l’anno pastorale che la diocesi di Aversa si accinge a vivere, nel corso della conferenza stampa organizzata questa mattina – venerdì 19 settembre – dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.
Moderato dal medesimo direttore, don Francesco Riccio, l’incontro con gli operatori dell’informazione e della comunicazione si è svolto nella curia vescovile di Aversa e ha visto la partecipazione del vescovo Angelo Spinillo.
“L’inizio di un nuovo anno pastorale è sempre un tempo di rinnovata speranza, di desiderio di poter approfondire il rapporto della fede con la vita del mondo nel quale viviamo, e quindi della formazione dei credenti ad essere partecipi della vita del mondo nella luce della fede”, ha esordito il vescovo di Aversa. “I 300 anni dalla fondazione dell’attuale seminario di Aversa sono un tempo che ci richiama alla vocazione, che è dono di Dio, stile del vivere cristiano”.
Dopo il prologo del 12 settembre, quando la messa in Seminario ha dato inizio all’anno giubilare, l’apertura dell’anno pastorale 2025-26 – che avrà come tema portante il versetto tratto dalla Seconda Lettera di San Paolo a Timoteo: “Ravviva il dono di Dio che è in te” (2Tm 1,6) – sarà vissuta giovedì 2 ottobre con la candlelight in Seminario, in occasione della Giornata pro Episcopo.
“Celebrare il terzo centenario dall’apertura della nuova sede del Seminario vescovile è certamente un’occasione di grazia ma soprattutto di gratitudine, guardare al passato per riconoscere la presenza e il bene che Dio ha operato attraverso quanti, nel corso del tempo, hanno vissuto il loro impegno all’interno del nostro Seminario”, ha affermato don Sequino. “Che questo terzo centenario possa essere un auspicio per la nostra Chiesa diocesana, ma anche per tutta la comunità ecclesiale e civile per ravvivare il dono della vocazione e per vivere, in maniera consapevole, il nostro essere credenti e cristiani che vivono nel mondo e, con i fratelli, condividono le ansie, le gioie e le speranze dell’umanità”.
La ricorrenza del trecentesimo anniversario dell’apertura dell’attuale Seminario scandirà alcuni dei momenti più significativi del cammino diocesano annuale: gli eventi proposti lungo l’arco dell’anno, infatti, si pongono come tappe di un itinerario condiviso, “occasione preziosa per fare memoria del cammino compiuto, rendere grazie per i frutti maturati, e guardare con speranza al futuro”.

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