Festa del Cinema: Roma, svelata la 20ª edizione. Nel cartellone il doc “Chiamami don Matteo” sul card. Zuppi

(Foto Paolo Ciriello)

“È la ventesima edizione, con più di 150 titoli, da 38 Paesi diversi. Credo che siamo riusciti a definire la Festa come la casa degli autori indipendenti”. Così Salvatore Nastasi, presidente della Festa del Cinema di Roma, raccontando, insieme alla direttrice artistica Paola Malanga, il fitto programma della 20ª edizione, in calendario dal 15 al 26 ottobre.
“Tra i premi alla carriera – ha aggiunto Nastasi – segnalo quello al regista iraniano Jafar Panahi, riconoscimento che verrà consegnato da Giuseppe Tornatore, e quello a Lord David Puttnam. Poi gli omaggi a Carlo Rambaldi nell’anno del centenario della nascita e al regista Claudio Caligari, per il decennale dalla scomparsa. Infine, qualche numero: lo scorso anno abbiamo superato le 110mila presenze. Nel 2025 puntiamo a fare qualcosa in più”.
Diciotto titoli per il concorso “Progressive Cinema”, di cui 4 italiani: “40 secondi” di Vincenzo Alfieri, sulla barbara uccisione di Willy Monteiro avvenuta nel 2020; “Gli occhi degli altri” di Andrea De Sica, con Filippo Timi e Jasmine Trinca, sul delitto Casati Stampa del 1970; “Roberto Rossellini, più di una vita”, documentario diretto da Ilaria de Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti; “Sciatunostro” di Leandro Picarella. Tra i titoli internazionali: “Re-Creation” di Jim Sheridan e David Merriman, con Vicky Krieps; “L’accident de piano” di Quentin Dupieux, con Adèle Exarchopoulos; “Good Boy” di Jan Komasa con Stephen Graham, fresco vincitore di svariati Emmy Awards per la miniserie “Adolescence”.
La giuria del concorso è presieduta Paola Cortellesi ed è composta da Teemu Nikki (regista), William Oldroyd (regista), Brian Selznick (autore-illustratore), Nadia Tereszkiewicz (attrice). Film d’apertura “La vita va così” di Riccardo Milani, mentre a chiudere la Festa il capitolo finale della serie “Vita da Carlo” di Carlo Verdone e Valerio Vestoso.
Nel programma, nella sezione Special Screening, figura il documentario sul card. Matteo Maria Zuppi, “Chiamami don Matteo. Zuppi, il vescovo di strada”, diretto da Emilio Marrese. Nella sezione Gran Public, 13 titoli stranieri e 13 italiani. In primo piano: “Breve storia d’amore”, esordio alla regia di Ludovica Rampoldi, con Pilar Fogliati e Adriano Giannini; “Anna” di e con Monica Guerritore, ritratto di Anna Magnani; “Cinque secondi” di Paolo Virzì con Valerio Mastandrea; “Dracula” di Luc Besson con Caleb Landry Jones e Matilda De Angelis; “Illusione” di Francesca Archibugi, con Jasmine Trinca e Michele Riondino; “La lezione” di Stefano Mordini, con Matilda De Angelis e Stefano Accorsi; “Per te” di Alessandro Aronadio, con Edoardo Leo e Teresa Saponangelo.
Spazio, inoltre, alle serie tv: “Sandokan” di Jan Maria Michelini e Nicole Abbatangelo, con Can Yaman e Alessandro Preziosi; “La preside” di Luca Miniero con Luisa Ranieri; “Guerrieri. La regola dell’equilibrio” di Gianluca Maria Tavarelli con Alessandro Gassmann, dai romanzi di Gianrico Carofiglio; “Prima di noi” di Daniele Luchetti e Valia Santella, con Linda Caridi, Maurizio LasIniziativatrico e Romana Maggiora Vergano.
Tra le star attese sul tappeto rosso della Festa, due le conferme fornite dalla direttrice Malanga: la Premio Oscar Jennifer Lawrence e il cast completo di “Dracula” di Besson.

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