“Siamo ad un punto di non ritorno. Viviamo una guerra nel cuore dell’Europa, un conflitto sanguinoso nel Mediterraneo, punti di frizione che sono diventati incandescenti”. È quanto afferma Francesco Garofalo, presidente del Centro studi Giorgio La Pira di Cassano all’Jonio. “Questo momento, così drammatico – ricorda Garofalo in una nota -, evocato anche dal nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiama tutti ad andare oltre gli appelli, è il momento della mobilitazione del ‘popolo delle beatitudini’. In questo contesto, tutto il laicato cattolico è chiamato ad essere protagonista uscendo dai propri schemi per saper rispondere profeticamente ai grandi movimenti della storia”. “Come i nostri Padri – ha proseguito – hanno dato la loro testimonianza, con lo stesso desiderio dei nostri Padri, a noi il compito di costruire i mattoni della nuova Gerusalemme di oggi, per non cedere alla rassegnazione, che inevitabilmente ci assegnerebbe il ruolo di ‘semplici’ spettatori. Credo, che come battezzati prima, e laici impegnati, tutto questo non possiamo permettercelo”.