Brasile: anche l’episcopato contro l’approvazione di progetti legge e di riforma costituzionale destinati a favorire impunità e condannati per corruzione

La popolazione brasiliana assiste con preoccupazione alle azioni politiche che si stanno sviluppando in Brasile. In un contesto in cui la democrazia stessa necessita di attenzione e rafforzamento, arriva un forte appello dalla società civile e dalla stessa Chiesa brasiliana, attraverso il Movimento per la lotta alla corruzione elettorale, di cui fa parte anche la Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile.
Nelle ultime settimane, il Senato Federale ha approvato il progetto di legge complementare (Plp) n. 192/2023, che è stato sottoposto all’approvazione presidenziale. Il testo modifica la cosiddetta legge anticorruzione della “ficha limpa” (Legge della fedina penale pulita) e, secondo il Movimento, “stravolge i principali meccanismi di protezione, avvantaggiando in particolare coloro che sono stati condannati per reati gravi e che potranno candidarsi prima dell’espiazione completa della pena”.
Alla Camera dei deputati è stata appena approvata la proposta di emendamento alla Costituzione n. 3/2021, denominata “Pec da Blindagem” (Pec della Protezione). Affinché un parlamentare possa essere processato dalla Corte suprema federale, sarà necessaria l’autorizzazione della Camera e del Senato con voto segreto. La nota dell’organismo, fatta propria dall’episcopato, evidenzia che “la società deve rimanere attenta e vigile, esigendo da ogni rappresentante del proprio Stato, deputati e senatori, l’impegno verso l’etica, la responsabilità e la difesa della democrazia”.

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