(Bruxelles) Dei 44 milioni di persone in età lavorativa con disabilità, il 56,4% ha lavorato nel 2024 (da 55,6 nel 2022) rispetto all’84% delle persone senza disabilità. La relazione pubblicata in sede Ue rileva però che “i regimi di quote, le misure antidiscriminazione e l’inserimento lavorativo mirato sono strumenti efficaci per la loro integrazione”. Commentando la relazione, Roxana Mînzatu, vicepresidente esecutiva per i diritti sociali e le competenze, i posti di lavoro di qualità e la preparazione – questo il titolo del portafoglio all’interno della Commissione – ha dichiarato: “La relazione Esde 2025 mostra che il mercato del lavoro dell’Ue rimane notevolmente forte, con un aumento dell’occupazione, in gran parte grazie a un maggior numero di donne, anziani e migranti che entrano nel mondo del lavoro. Questo è incoraggiante, ma dobbiamo fare di più per garantire che tutti possano contribuire con le proprie competenze e talenti. Eliminando gli ostacoli, sfidando gli stereotipi e promuovendo la parità di genere, possiamo affrontare le carenze di manodopera, rafforzare la nostra competitività e costruire una società più equa e inclusiva”.