Unione europea: Draghi, “considerare debito comune per progetti comuni”

(Bruxelles) In uno dei passaggi del suo intervento a Bruxelles, Mario Draghi, invitato da Ursula von der Leyen a un anno dalla presentazione del suo rapporto, afferma che ora è necessario “considerare un debito comune per progetti comuni, sia a livello europeo sia tra una coalizione di Stati membri, – per amplificare i benefici del coordinamento”. Debito comune, dunque, che alcuni Stati rigettano e altri invocano per aumentare la capacità di investimento. Per Draghi “l’emissione congiunta” di titoli “permetterebbe all’Europa di finanziare progetti più grandi in settori che aumentano la produttività”, fra cui l’innovazione, le tecnologie, la ricerca e lo sviluppo della difesa e il settore dell’energia”; investimenti comuni “laddove la spesa nazionale non è più sufficiente”. Dura la critica sulla politica commerciale: “La dipendenza dagli Stati Uniti per la difesa è stata citata come una delle ragioni per cui abbiamo dovuto accettare un accordo commerciale basato in gran parte sulle condizioni americane”.

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