“La realtà scolastica, nella sua ricchezza e varietà di persone, costituisce la bellezza del presente e la speranza del futuro. Il nostro territorio, con la semplicità e l’umanità dei nostri paesi, è bello per la presenza dei bambini, dei ragazzi e dei giovani, guidati, educati ed amati da tutti gli adulti impegnati a vario titolo nell’organizzazione scolastica”. Lo scrive l’arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, mons. Pasquale Cascio, in un messaggio al mondo della scuola. “Tutto quello che si vive e si costruisce nella scuola costituisce la speranza del nostro futuro. Perciò auguro che la scuola sia il luogo in cui l’amore per il sapere acquisti il sapore dell’amore fraterno e lo sviluppo del proprio pensiero critico contribuisca alla crescita del progresso sociale e del bene comune – afferma il presule -. Siamo tutti chiamati ad arricchirci del sapere trasmesso e a partecipare alla crescita del sapere condiviso: in questo incontro continuo si risolve la paura della passività nell’apprendimento e il rischio del protagonismo nell’isolamento”. Secondo l’arcivescovo, “è sempre più difficile offrire la ricetta della buona scuola. Accogliamo le indicazioni che vogliono aiutare il buon andamento della vita e della finalità della scuola. Allo stesso tempo, conoscendo e amando i nostri ragazzi e i nostri giovani, esercitiamo quella feconda creatività che incarna nella nostra realtà l’opera educativa e permette a tutti di crescere”. Mons. Cascio osserva: “Siamo tutti ‘allievi’, ciascuno nella sua posizione, nel suo ruolo e nella sua specifica originalità, perché possano crescere la socialità, la solidarietà e la gioia dell’appartenenza ad una comunità aperta”. E conclude: “In questo tempo preoccupante ed angosciante scriviamo sulle nostre scuole la parola pace, che è vera come augurio per il mondo nella misura in cui è vissuta nelle relazioni scolastiche. L’augurio di pace nasce da ogni cuore e dai nostri cuori pacificati!”.