L’automobile resta il mezzo più utilizzato dagli italiani per gli spostamenti (77%), ma 6 cittadini su 10 pensano che nel proprio territorio esistano valide alternative all’auto, pur con differenze territoriali rilevanti: questa percezione è maggiormente diffusa nel Nord e nel Centro del Paese, oltre che nei grandi centri. Gli italiani sono coscienti dell’impatto dei trasporti sui prezzi delle merci e vogliono l’intermodalità con il treno, a livello regionale scelto dal 57% della popolazione, con il 30% che lo fa in maniera frequente e il 44% che giudica in maniera positiva l’integrazione tra il treno regionale e altri mezzi di trasporto. È dunque pari a 66 (su una scala da 0 a 100) l’indice di mobilità sostenibile degli italiani secondo l’indagine presentata oggi dall’Istituto Piepoli, nella prima giornata di Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti in corso a Roma. Solo il 13% della popolazione italiana – emerge inoltre dal report – conosce il concetto di mobility poverty, ovvero la limitata disponibilità di trasporto pubblico e la scarsa accessibilità ai servizi di prossimità, che costringono le persone a rinunciare a opportunità di lavoro, studio, visite mediche e spostamenti per piacere e relazioni. Barriere di prezzo, criticità delle tecnologie e delle infrastrutture frenano la diffusione dei veicoli elettrici. Per quanto riguarda l’economia circolare, l’80% dei cittadini ritiene efficace il sistema di raccolta differenziata nel proprio territorio, in particolare al Nord e nei piccoli comuni. Per il 56% del campione la prevenzione dei rifiuti e il riuso sono temi su cui non si fa ancora abbastanza. I principali vantaggi legati alla diffusione dell’economia circolare per i cittadini sono la tutela dell’ambiente (51%) e la riduzione degli sprechi (44%). Diffidenza – infine – ma anche curiosità per le tecnologie emergenti e l’intelligenza artificiale nel futuro della mobilità ulteriori elementi evidenziati nel report dell’Istituto Piepoli.