“Viva il Messico! Vivano i cuori di tutti i messicani! Viva la libertà, il dialogo, il rispetto e la pace”. Lo scrive la Presidenza della Conferenza episcopale messicana, nel messaggio diffuso ieri per l’anniversario dell’indipendenza del Paese, che viene visto come “ferito, dissanguato dalla violenza, confuso dalle ideologie e minacciato nelle sue istituzioni”. L’augurio dei vescovi “abbraccia” alcune categorie di persone. In primo luogo, i bambini: “Che la loro vita sia rispettata fin dal concepimento; che siano offerte loro condizioni dignitose di sviluppo; che la loro innocenza non sia offuscata da ideologie che confondono il loro cuore”. Quindi, i giovani: “Che siano loro offerte opportunità per realizzare i loro sogni con equità e giustizia; che siano salvati dalle grinfie della droga e della violenza; che il Messico risplenda per l’ingegno, il coraggio e l’audacia dei suoi giovani”. Poi, le donne: “Che sappiamo offrire loro spazi sicuri, di rispetto e uguaglianza; che si valorizzino la loro dignità, i loro doni e le loro possibilità; che si rispetti la loro maternità e la loro insostituibile capacità di educare i nostri figli; che si offrano loro opportunità di sviluppo e di superamento”. Infine, le famiglie: “Che ogni famiglia scopra la sua vocazione ad essere scuola di vita, di rispetto e di amore; che le famiglie vivano libere dalla violenza e diventino promotrici di pace”.