“La Croce di Gesù è la scoperta più grande della vita, il valore che modifica tutti i valori”. Lo ha detto il Papa, nella catechesi dell’udienza giubilare di oggi, in cui ha sottolineato che la grande “invenzione” di Elena, madre dell’imperatore Costantino, fu il ritrovamento della Santa Croce: “Elena poté capirlo, forse, perché aveva portato a lungo la propria croce. Non era nata a corte: si dice che fosse una locandiera di umili origini, di cui il futuro imperatore Costanzo si innamorò. La sposò, ma per calcoli di potere non esitò poi a ripudiarla allontanandola per anni dal figlio Costantino. Divenuto imperatore, Costantino stesso le procurò non pochi dolori e delusioni, ma Elena fu sempre sé stessa: una donna in ricerca”. “Aveva deciso di diventare cristiana e praticò sempre la carità, non dimenticando mai gli umili da cui lei stessa proveniva”, ha proseguito il Papa ripercorrendo la biografia di questa donna in ricerca. “Tanta dignità e fedeltà alla coscienza, cambiano il mondo anche oggi”, ha assicurato il Papa: “avvicinano al tesoro, come il lavoro dell’agricoltore. Coltivare il proprio cuore richiede fatica. È il più grande lavoro. Ma scavando si trova, abbassandosi ci si avvicina sempre di più a quel Signore che spogliò sé stesso per farsi come noi. La sua Croce è sotto la crosta della nostra terra. Possiamo camminare orgogliosi, calpestando distrattamente il tesoro che è sotto i nostri piedi. Se invece diventiamo come bambini, conosceremo un altro Regno, un’altra forza. Dio è sempre sotto di noi, per sollevarci in alto”.