Catania è stata scelta per ospitare la 76ª Settimana liturgica nazionale nell’agosto 2026, un annuncio che ha riempito di gioia l’arcivescovo Luigi Renna e tutta la diocesi etnea. L’invito lanciato dal presule catanese è stato accolto dall’arcivescovo Claudio Maniago e dal direttivo del Centro di azione liturgica (cal), aprendo così le porte a un evento di straordinaria importanza per la Chiesa italiana.
“Sarà per la nostra Chiesa un dono di grazia, che ci permetterà di incontrarci e di edificarci a vicenda”, ha dichiarato mons. Renna nel messaggio affidato al vicario generale Vincenzo Branchina, esprimendo gratitudine per la fiducia accordata alla Chiesa catanese.
La Sicilia, terra di santità e bellezza naturale, si appresta a diventare il palcoscenico di questo importante appuntamento ecclesiale. Come ha sottolineato il vicario generale, “l’isola può vantare non solo i santi del passato, ma anche testimoni autentici del Vangelo dei nostri giorni, figure che vivono la fede in maniera autentica e concreta”.
La Settimana liturgica nazionale si terrà in un momento particolarmente significativo per Catania: immediatamente dopo la conclusione dell’Anno giubilare agatino, che si svolgerà dall’11 gennaio al 18 agosto 2026. Questo giubileo commemora un evento di straordinaria importanza per la devozione catanese: i novecento anni del ritorno delle reliquie di Sant’Agata da Costantinopoli, dove erano state custodite durante la dominazione araba nell’isola.
“Sarà anche a Catania il corpo di una martire offerto al Signore come sacrificio vivente e gradito a Dio e assimilato al dono del Corpo e Sangue di Cristo nel martirio, a illuminare il nostro evento ecclesiale”, ha spiegato l’arcivescovo, evidenziando il profondo legame tra la figura di Sant’Agata e la dimensione liturgica dell’appuntamento.
La presenza delle reliquie agatine conferisce un significato particolare alla Settimana, creando un ponte ideale tra il martirio della santa e la celebrazione eucaristica, cuore della vita liturgica della Chiesa.
L’evento catanese si inserisce nel più ampio contesto del cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, con l’obiettivo di rinnovare i percorsi pastorali attraverso un dialogo fecondo tra liturgia, catechesi e vita delle comunità cristiane. Come ha precisato mons. Renna, “ci sentiamo interpellati dal cammino sinodale a rinnovare i percorsi pastorali” e la Settimana Liturgica potrà offrire un contributo prezioso a questo approfondimento.
Pur essendo ancora prematuro definire i temi specifici dell’evento, emerge già la volontà di non separare la dimensione liturgica dalla realtà concreta, includendo anche gli aspetti sociali che caratterizzano il territorio siciliano. Come ha sottolineato l’arcivescovo, “la storia di oggi, la vita, non può non rientrare nella fede, nella liturgia”.
L’auspicio della Chiesa catanese per il “dopo Settimana liturgica” è chiaro: acquisire nuovo vigore per realizzare una autentica sintesi tra fede proclamata, liturgia e vita concreta. L’arcivescovo Renna ha concluso il suo messaggio con un impegno di preghiera “per la buona realizzazione dell’evento”, segno di una Chiesa che si prepara con spirito di accoglienza e responsabilità a questo importante appuntamento ecclesiale.
La 76ª Settimana liturgica nazionale rappresenterà quindi un momento di grazia non solo per la Chiesa catanese, ma per tutta la comunità ecclesiale italiana, chiamata a riscoprire nel cuore del Mediterraneo la bellezza e la profondità della liturgia cristiana, illuminata dalla testimonianza di Sant’Agata e arricchita dalla ricchezza spirituale e culturale della terra siciliana.