“Portare Cristo nelle ‘vene’ dell’umanità”. Questo il tema della XXXVIII assemblea diocesana – corso di aggiornamento teologico dell’eparchia di Lungro degli italo-albanesi dell’Italia continentale che si svolgerà sabato 30 agosto nella cattedrale “San Nicola di Mira” di Lungro. “Essere protagonisti dell’evangelizzazione vuol dire che ciascun battezzato, uomo o donna di buona volontà, ha una missione specifica che deriva dal proprio essere cristiano, ossia annunciare Cristo, mettere Cristo al centro della propria vita”, spiega l’eparca di Lungro, mons. Donato Oliverio, presentando l’iniziativa. Per il presule “ciascun fedele dell’eparchia ha un mandato divino, ossia domandarsi ogni giorno: ‘In che misura aiuto le persone a vivere una relazione personale con Gesù Cristo, Signore e Salvatore?’”. “Confidando nella partecipazione attiva di tutto il popolo di Dio che Benedetto XV volle raccogliere nell’eparchia di Lungro, affidandogli il compito di continuare a essere luce di Oriente in Occidente, sicuro della preparazione al momento assembleare affidato a ciascun parroco e presbitero”, mons. Oliverio invita tutti “nella gioiosa consapevolezza di incontrarvi” a Lungro e conclude con le parole di Papa Leone: “Camminiamo insieme, con la gioia nel cuore e il canto sulle labbra. Dio è più grande delle nostre mediocrità: lasciamoci attirare da Lui! Confidiamo nella sua provvidenza”. All’assemblea, dopo il saluto di mons. Oliverio, è previsto un intervento di mons. Giuseppe Alberti, vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, sul tema “Annunciare Cristo nel mondo”. Al termine, dopo le conclusioni dell’eparca, sarà presentato il documento finale.