Giubileo dei giovani: Verona, domani per i 1.000 già a Roma messa con mons. Pompili prima di mettersi in cammino verso Tor Vergata

(Foto diocesi di Verona)

Ieri erano presenti in piazza San Pietro per la Professione di fede dei giovani italiani, all’interno del Giubileo loro dedicato, anche i 150 veronesi ospiti da lunedì nelle parrocchie di Guidonia. Una delle tappe più significative della loro permanenza a Roma è stata martedì con il passaggio della Porta Santa della basilica papale di San Paolo fuori le mura, preceduta da un momento di catechesi da parte di don Matteo Malosto, direttore del Centro di pastorale adolescenti e giovani, che ha sottolineato: “Il cuore di Dio per noi è sempre spalancato e nulla può resistere al suo amore”. Nei giorni di mercoledì e giovedì, a gruppi, hanno potuto partecipare agli incontri “12 parole di speranza” che si sono tenuti in altrettante chiese della città eterna. Per loro si sono alternate varie testimonianze di adulti e le parole di alcuni vescovi italiani.
A “Casa Verona”, nella parrocchia di San Filippo Neri a Collefiorito di Guidonia, stanno nel frattempo giungendo i veronesi che hanno vissuto esperienze diverse in questi primi giorni di Giubileo. I primi ad aggiungersi sono stati i 53 pellegrini a piedi, tra cui don Simone Facincani, parroco delle Vestene: “Siamo arrivati giovedì 31 all’ora di pranzo alla basilica di San Paolo fuori le mura per passare la Porta Santa nel primo pomeriggio e raggiungere Guidonia in serata, questa volta con i mezzi pubblici. Sono stati giorni intensi di cammino, con tanta pioggia presa lunedì dove siamo arrivati fradici a Palestrina e il trovarci ad affrontare alcuni tratti di sentiero non particolarmente sistemati. Però abbiamo vissuto l’esperienza tutti con entusiasmo e dandoci una mano gli uni per gli altri. Ora siamo pronti a vivere i giorni più intensi a Roma”.
Oggi la giornata è segnata dalla possibilità di vivere il sacramento della riconciliazione (in particolare presso il Circo Massimo). Dal pomeriggio “Casa Verona accoglie pure i 31 che hanno pagaiato in canoa. Raccontano Nicoletta Brunelli (Sant’Anna d’Alfaedo) e Carlotta Tortella (Villafranca): “Al termine di ogni tappa in canoa c’era sempre un gruppo del paese ospitante che ci faceva da mangiare o ci preparava un’accoglienza; noi magari eravamo stanchi ma ci sentivamo voluti bene. Ci stanno dimostrando tanti gesti di cura, pur non conoscendoci. Arrivare e sentici a casa è stato molto bello. Ci portiamo via il senso di condivisione e la gratitudine di avere sempre una persona, in canoa o nella vita, a cui chiedere aiuto e allo stesso tempo a cui puoi dare una mano”. Attesi nelle stesse ore anche 315 adolescenti 17-18enni che domenica 27 hanno preso il via per un percorso del tutto speciale con soste a Rimini e Loreto. Tra loro Ginevra Meneghetti, di Bevilacqua: “Di questi giorni mi ha colpito molto la semplicità della diversità, la bellezza di un abbraccio o un sorriso, la meraviglia di poter essere se stessi anche con persone mai viste prima. Dagli ultimi giorni a Roma mi aspetto tanta grazia; non miracoli ma vite da esplorare, emozioni e relazioni da vivere al 110% lasciando poi tutto nelle mani di Dio”. Arrivati a Roma questa mattina anche i 66 giovani che hanno condiviso alcuni giorni con i loro coetanei de L’Aquila. A comporre questo gruppo una numerosa rappresentanza dei giovani del vicariato Lago bresciano. Prima tappa romana per loro è stata il passaggio della Porta Santa a San Pietro.
Domani mattina, per tutti, a “Casa Verona” la messa con il vescovo Pompili alla quale parteciperanno anche i circa 300 giovani neocatecumenali veronesi. Al termine, tutti insieme si avvieranno verso di Tor Vergata dove si incontreranno con i 220 che arrivano dalla diocesi per il weekend e altre centinaia di migliaia di giovani da tutto il mondo per la veglia di preghiera alle 20.30 (diretta su Telepace dalle 16.45) e la messa di domenica 3 alle 9 (diretta su Telepace dalle 8.45), presiedute entrambe da Papa Leone XIV.

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