L’omicidio di Hipólito Quispehuamán Conde, difensore dell’ambiente e leader della Riserva Nazionale Tambopata, ha suscitato profondo sgomento nella regione di Madre de Dios e in tutta l’Amazzonia peruviana. Il crimine, perpetrato sabato 26 luglio sulla Carretera Interoceánica, è presumibilmente una rappresaglia per la sua attiva opposizione all’estrazione mineraria illegale e all’espansione delle coltivazioni illecite nelle zone di protezione ecologica. A far sentire la sua voce è mons. David Martínez de Aguirre Guinea, vescovo del vicariato apostolico di Puerto Maldonado: “Sono sconvolto. La situazione che si sta vivendo in molte parti del Perù, qui a Madre de Dios, è terribile”, ha affermato.
Hipólito Quispehuamán, agricoltore, padre di tre figli e fondatore dell’Associazione Nueva Esperanza, pochi giorni prima della sua morte aveva partecipato a una riunione con gruppi ambientalisti a Santa Rosa, La Pampa. In quell’occasione si era discusso di azioni volte a preservare un’area naturale protetta. Due giorni dopo, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre era alla guida di un veicolo da carico. “La gente ha paura – ha avvertito il vescovo -. E ci sono persone che decidono praticamente di immolarsi, perché non vogliono vivere in un mondo che distrugge la natura”.
Per mons. Martínez, “il primo ruolo della Chiesa è quello di essere presente, stare con loro e condividere, è ciò che Cristo ha fatto con noi come umanità. Cercare di essere una parola di speranza di fronte all’insensatezza di tanta violenza”. Allo stesso tempo, ha messo in guardia sulla situazione critica dei difensori dell’ambiente in Perù: “In questi Paesi amazzonici, i difensori sono totalmente indifesi ed esposti. Gli Stati hanno, sì, delle norme, esistono protocolli, ma non ci sono fondi per garantire la sicurezza”. Secondo Global Witness, dal 2012 almeno 54 difensori dell’ambiente sono stati uccisi nel Paese. Anche la Conferenza episcopale peruviana si è unita all’appello del suo vescovo di Puerto Maldonado, solidarizzando con le vittime e le loro famiglie e facendo eco al grido di giustizia dei popoli amazzonici.