“Il coraggio non è l’assenza della paura, ma è la scelta di restare, ogni giorno, nonostante la fatica. È un atto di libertà quotidiano, non una reazione impulsiva”. Lo ha detto mons. Gianmarco Busca, vescovo di Mantova, durante la catechesi nella chiesa giubilare di San Francesco Saverio alla Garbatella, a Roma, nell’ambito del percorso “12 parole per dire speranza” organizzato in occasione del Giubileo dei giovani. “Il coraggio vero non è quello dei supereroi, ma quello dei santi della porta accanto, che nella normalità della vita scelgono di amare, di restare, di rialzarsi”, ha spiegato il vescovo. Parlando ai giovani, ha invitato a “riconoscere dentro di sé qualcosa di buono, perché Dio ci ha creati cosa buona, e questo seme buono può sempre germogliare”. Da qui l’invito a “coltivare il coraggio nel tempo feriale, nei piccoli gesti di ogni giorno”. E ha concluso: “Il coraggio è dire ‘riparto’ anche oggi, è lasciarsi educare al cielo, è fidarsi di chi ci ama davvero e ci accompagna, come ha fatto Samuele, il giovane di Pegognaga che ha saputo vivere e morire affidandosi a Dio”.