Giubileo dei giovani: mons. Baturi, “la Chiesa italiana scommette su di loro”

“Stare accanto ai giovani, sapendo dare loro ragioni di vita, in un momento in cui i bambini sono diventati perfino arma di morte”. Per mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, è questo il compito sempre attuale per la Chiesa, specialmente in questo momento in cui si sta vivendo il Giubileo dei giovani. Intervenendo all’incontro dei delegati nazionali per le vocazioni delle Conferenze episcopali europee, in corso a Roma presso la sede del Ccee, Baturi si è soffermato a descrivere l’esperienza del Consiglio dei giovani del Mediterraneo, promossa dalla Cei fin dal 2018 e che ha dato origine alla Carta di Firenze. “I giovani sono una possibilità di scommettere sull’incontro, e noi abbiamo voluto investire su di loro”, ha spiegato il segretario generale della Cei, partendo dalla consapevolezza che “lo strumento più importante per cambiare il mondo è l’educazione”. “Se vogliamo lavorare per il futuro dell’umanità dobbiamo dare ragioni d vita e di speranza ai giovani”, la tesi di Baturi, che ha citato il discorso di Leone XIV alla Cei del 17 giugno scorso, in cui il Papa ha affermato che “la pace non è un’utopia, se portata avanti fa una comunità che diventa scuola di pace”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori