“L’uccisione a sangue freddo di Awda, difensore dei diritti umani e padre di tre bambini piccoli, è una tragedia devastante e un brutale promemoria della violenza incessante a cui sono sottoposte le comunità palestinesi nella Cisgiordania occupata”. Così l’alta direttrice delle campagne e delle ricerche di Amnesty International, Erika Guevara Rosas. Amnesty International chiede giustizia per Awda Al-Hathaleen, che di recente aveva avvisato alcuni membri del parlamento britannico sulle minacce ricevute e “aveva diritto a essere protetto. La sua uccisione – si legge in una nota – è la crudele conseguenza della politica israeliana, ormai consolidata, di espulsione forzata delle comunità palestinesi nella Cisgiordania occupata, tra cui quella di Masafer Yatta”. L’attivista palestinese Awda Al-Hathaleen è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre alcuni coloni israeliani, sostenuti dallo Stato e accompagnati da una ruspa, stavano distruggendo una condotta fognaria e sradicando ulivi a Umm Al-Kheir, nell’area di Masafer Yatta. Per Amnesty, il deliberato fallimento delle autorità israeliane nel condurre inchieste effettive e imparziali sugli attacchi dei coloni contro i palestinesi richiede un’immediata indagine internazionale indipendente su questa uccisione e su altri attacchi simili nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est. Tale indagine dovrebbe accertare anche il ruolo delle autorità israeliane, tra cui la polizia e le forze armate, che contribuiscono direttamente alla violenza dei coloni o la rendono possibile, e che sistematicamente non riescono a prevenire uccisioni, aggressioni e altre violazioni dei diritti umani delle persone palestinesi.
“Chiediamo giustizia per Awda Al-Hathaleen e la fine dell’impunità di sistema e profondamente radicata di cui godono da tempo i coloni israeliani e le autorità statali – la richiesta di Guevara Rosas -. L’impunità per la violenza dei coloni con l’avallo dello stato alimenta ulteriori violenze contro le persone palestinesi, che restano senza protezione né giustizia. L’uccisione di Awda Al-Hathaleen non è la prima, ma deve essere l’ultima”.