Diocesi: mons. Moscone (Manfredonia) dopo tentato omicidio, “quella della legalità e della pace è l’unica strada giusta”

“A quanti si impegnano quotidianamente dentro e fuori le Istituzioni, ad ogni titolo e grado, nella lotta per la legalità, continuo a ripetere: coraggio, andiamo avanti, quella della legalità e della pace è l’unica strada giusta!”. E’ l’invito che rivolge oggi mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-san Giovanni Rotondo, dopo il “grave episodio di tentato omicidio” perpetrato nella scorsa notte contro un uomo, raggiunto da colpi di arma da fuoco al volto. Un episodio – sottolinea mons. Moscone, ha scosso “non solo Monte Sant’Angelo ma tutta la comunità diocesana, appalesandosi quale ulteriore episodio di aggressione mafiosa che continua a diffondersi nel nostro amato
Gargano”. In tutte le “nostre belle città garganiche non si possono né debbono essere più tollerate azioni di violenza contro l’uomo da parte di chi vuole o sa solo usare la violenza per imporre i propri personali interessi”, sottolinea il presule che esprime “vicinanza” e “rinnovata stima in questo momento” alla intera comunità di Monte Sant’Angelo e ai suoi rappresentanti, “in quanto ogni atto scellerato perpetrato sul territorio della diocesi è come rivolto alla mia persona e all’intero popolo del Gargano che sta cercando di rialzarsi e porre fine ai tanti lacci di illegalità striscianti che pretendono di raggiungere il proprio tornaconto cercando di condizionare le Istituzioni ed impaurire la gente”.
Quella della Chiesa locale è “voce di condanna, che si alza nei confronti di queste mentalità e modalità che infestano il nostro ‘amato Gargano’, ma anche voce di conforto ed incoraggiamento per un popolo che ha una storia ed una volontà di bene da difendere e far maturare perché è custode di imparagonabili bellezze di fede, storia e ambiente naturale”, scrive mons. Moscone

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