Il mare è “luogo di incontro, di lavoro e di fede, ma anche di fragilità e di speranza”. Lo ha detto, presso il santuario di San Francesco di Paola di Pizzo Calabro, il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, mons. Attilio Nostro, in occasione del Giubileo della gente di mare promosso dall’Ufficio Pastorale del lavoro della diocesi calabrese, dal Comune di Pizzo Calabro e dalla comunità locale per rendere omaggio a tutti coloro che vivono e lavorano sul mare, tra sacrifici, speranza e dedizione. Per il presule la Giornata del mare si “conferma un appuntamento di grande valore civile e spirituale, capace di unire istituzioni, scuola, Chiesa e cittadini attorno a una cultura della legalità, della memoria e della cura del creato”. L’incontro, moderato dal presidente del Forum famiglie Calabria, Claudio Venditti, si è aperto con i saluti istituzionali del rettore e superiore del santuario, padre Antonio Bonacci, del sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, ed è proseguito con gli interventi di padre Antonio Casciaro, correttore e superiore del convento di Catona (Rc), Enzo Pagnotta, promotore del progetto “Gente di mare”, Giuseppe Francolino, comandante della Guardia Costiera di Pizzo, e Pino Procopio, responsabile del Museo del Mare. Significativa è stata la presenza degli studenti dell’Istituto nautico di Pizzo e dei loro docenti. La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo mons. Nostro e concelebrata da diversi sacerdoti e diaconi. I canti della messa sono stati eseguiti dal Coro di Ancona con alcuni elementi del coro parrocchiale.