Martedì 15 luglio, alle 10, nel Salone degli Stemmi del Palazzo arcivescovile in piazza Duomo a Matera, nel corso di una conferenza stampa, sarà presentato il Dossier sulle povertà 2025, “Nelle trame della povertà”, a cui fanno riferimento i dati 2024, nel territorio della arcidiocesi di Matera-Irsina.
“Cresce su tutto il territorio il numero di persone povere supportate dalla Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali. Spesso povertà croniche e a più dimensioni”, spiega una nota. Nel 2024 “le famiglie che si sono rivolte alla rete diocesana dei Centri di ascolto sono state 880, di cui 509 donne e 371 uomini, per un totale di 3.520 persone. Di questi il 45% è italiano”.
Il profilo appare in linea con il trend nazionale: “Il profilo è quello di una persona con problematiche lavorative (disoccupazione/lavoro in nero) e la classe di età che maggiormente è nel vortice della povertà è quella tra 45 -54 anni. Sono persone che hanno un titolo scolastico basso, sono portatrici da 1 a 5 bisogni e hanno ricevuto una media di 5 interventi a persona. Alcune parsone anche 7 interventi”.
Si evidenzia pertanto, ancora e anche nel territorio diocesano, “il grave problema della cronicità alla povertà. Ci sono, infatti, nuclei che oscillano tra il ‘dentro-fuori’ la condizione di bisogno o che permangono da lungo tempo in condizione di vulnerabilità”.
I bisogni maggiormente espressi fanno riferimento all’area della “Disoccupazione-lavoro” e quindi alla mancanza di risorse economiche.
Gli interventi sono stati in totale 5.294 maggiormente espressi nella macro area “Beni e servizi”, che fanno riferimento alle seguenti micro aree: “Alimenti” (pacchi viveri e buoni pasto); “Vestiario”; “Mensa”; “Alloggio” (pagamento affitti e utenze).
“La povertà che emerge ha a che fare con la mancanza di ciò che è necessario al benessere materiale, perché deriva dalla negazione di opportunità che scaturisce a seguito della mancanza di lavoro. Ma condurre una vita, sana, creativa, godere di uno standard di vita dignitoso, godere di decoro, autostima, rispetto degli altri e delle cose cui le persone attribuiscono valore nella vita è conseguenza della povertà educativa”, evidenzia la nota.
Nel corso della conferenza stampa saranno approfonditi nel dettaglio tutti i dati e sarà presentato il profilo sociale delle persone ascoltare e quello della povertà.
La conferenza stampa sarà coordinata e moderata dall’amministratore diocesano, don Angelo Gioia.