Fra i numerosi capitoli della relazione annuale Euda sulle droghe in Europa, uno è dedicato ai nuovi oppioidi sintetici. Secondo le stime dell’Euda, nel 2023 vi sono stati 7.500 decessi causati dall’assunzione di stupefacenti (in aumento rispetto ai circa 7.100 del 2022), “principalmente riconducibili a oppioidi in combinazione con altre sostanze”. Il mercato europeo degli oppioidi “continua a evolversi e vede ora la disponibilità di diverse sostanze oltre all’eroina”. I nuovi oppioidi sintetici (sostanze sintetiche che agiscono sui recettori degli oppioidi nel cervello, con effetti sostanzialmente analoghi a quelli dell’eroina) “svolgono un ruolo relativamente modesto nel mercato europeo delle droghe in generale. Essi occupano, tuttavia, un posto di primo piano nei Paesi baltici. Vi è inoltre una crescente preoccupazione per il loro utilizzo in altri Stati membri dell’Ue. Nel 2024, l’Euda ha lanciato un invito ad agire rivolto ai partner dell’Ue e agli Stati membri, esortandoli a unirsi contro la crescente minaccia rappresentata dai nuovi oppioidi sintetici”. “Dal 2009, è comparso sul mercato europeo un totale di 88 nuovi oppioidi sintetici. Queste sostanze sono spesso estremamente potenti, comportando rischi di avvelenamento e decesso. Nel 2024, tutti i sette nuovi oppioidi sintetici formalmente notificati al Sistema di allerta precoce erano nitazeni”.
Un ulteriore capitolo si sofferma sugli “sviluppi del mercato della cannabis, che stanno ponendo nuove sfide rispetto alle risposte dei Paesi alla sostanza illecita più comunemente consumata in Europa: si stima infatti che 24 milioni di europei adulti (15-64 anni) abbiano fatto uso di cannabis nell’ultimo anno”. “La valutazione dei rischi per la salute legati alla cannabis è oggi resa più complessa dalla più ampia gamma di prodotti disponibili, compresi estratti ad alta potenza e prodotti commestibili”. Alcuni prodotti venduti sul mercato illecito, come la cannabis, potrebbero essere adulterati con nuovi potenti cannabinoidi sintetici, “senza che i consumatori ne siano a conoscenza”. Ad esempio, nel giugno 2024, l’Ungheria ha segnalato un’ondata di 30 avvelenamenti acuti non letali connessi a “caramelle gommose contenenti potenti cannabinoidi semisintetici”.
Altro tema: “La cocaina è la sostanza illecita stimolante più comunemente consumata in Europa: nell’ultimo anno ne hanno fatto uso circa 4,6 milioni di europei in età adulta (15-64 anni). Le preoccupazioni per il suo impatto negativo sulla salute pubblica sono in aumento. Si tratta della seconda sostanza illecita più comunemente segnalata dagli utenti presi in carico per la prima volta dai servizi di trattamento delle tossicodipendenze (35.000 nel 2023 rispetto a 31.500 nel 2022)”.
Per ogni sostanza vengono segnalate novità dei “mercati”, nuovi “prodotti”, la diffusione Paese per Paese.
La relazione Euda ad esempio afferma: “La concorrenza all’interno del mercato delle sostanze illecite sta fomentando la criminalità legata alla cocaina, compresa la violenza e gli omicidi legati alle bande. Nel 2024, l’Euda ha pubblicato un invito ad agire per spezzare il circolo vizioso della violenza connessa alla droga, a seguito della prima Conferenza europea sul tema. L’invito ha sottolineato l’urgente necessità di una collaborazione intersettoriale per garantire un’Europa più sicura e protetta”.
Non manca una parte della relazione dedicata a rafforzare la preparazione dell’Ue in materia di droghe, con nuovi servizi forniti dall’Agenzia di Lisbona.