Leone XIV: alla Segreteria di Stato, “riflette il volto della Chiesa”, “quasi la metà sono laici e laiche”

(Foto Vatican Media/SIR)

“La Segreteria di Stato oggi riflette in sé stessa il volto della Chiesa”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza i superiori e gli officiali della Segreteria di Stato e ripercorrendo la storia di questa istituzione, che risale alla fine del XI Secolo e “col tempo è andata assumendo un volto sempre più universale e si è notevolmente ampliata, con progressione crescente, acquisendo ulteriori mansioni, a motivo delle nuove esigenze sia nell’ambito ecclesiale sia nelle relazioni con gli Stati e le Organizzazioni internazionali”. “Attualmente quasi la metà di voi sono fedeli laici. E le donne, laiche e religiose, sono più di cinquanta”, ha sottolineato Leone XIV: “Si tratta di una grande comunità che lavora accanto al Papa: insieme condividiamo le domande, le difficoltà, le sfide e le speranze del popolo di Dio presente nel mondo intero”. Due, per il Pontefice, le dimensioni essenziali: “l’incarnazione e la cattolicità”. “Siamo incarnati nel tempo e nella storia, perché se Dio ha scelto la via dell’umano e le lingue degli uomini, anche la Chiesa è chiamata a seguire questa strada, in modo che la gioia del Vangelo possa raggiungere tutti ed essere mediata nelle culture e nei linguaggi attuali”, ha spiegato il Papa: “E, nello stesso tempo, cerchiamo di mantenere sempre uno sguardo cattolico, universale, che ci permette di valorizzare le diverse culture e sensibilità. Così possiamo essere centro propulsore che si impegna a tessere la comunione tra la Chiesa di Roma e le Chiese locali, nonché le relazioni di amicizia nella comunità internazionale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi