In occasione della Giornata internazionale della Fratellanza umana indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per il 4 febbraio di ogni anno in memoria dello storico Documento sulla Fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza firmato nel 2019 ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, anche nel 2025 la diocesi di Albano promuove un evento celebrativo congiuntamente alle amministrazioni della città di Albano Laziale. L’intento è quello – viene spiegato in un comunicato – di stimolare, confermare e rafforzare l’impegno congiunto di istituzioni e religioni per la promozione del bene comune e dell’importanza di quella “cultura dell’incontro” promossa dall’enciclica Fratelli tutti e ribadita costantemente da Papa Francesco.
Sabato 8 febbraio, alle 18 presso la sala consiliare di Palazzo Savelli, si terrà una conversazione tratta dalle indicazioni del Documento sulla Fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza, ispirandosi allo specifico impegno affermato e proclamato: “In nome dei poveri…”.
Parteciperanno il vescovo di Albano, mons. Vincenzo Viva, il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, e l’imam Mohamed Ben Mohamed della moschea Al-Huda di Roma, responsabile dell’Associazione culturale islamica in Italia, già attivo nei progetti “Finestre – Storie di rifugiati” e “Incontri – Percorsi di dialogo interreligioso” del Centro Astalli dei gesuiti di Roma. Saranno presenti anche mons. Benoni Ambarus, vescovo ausiliare di Roma e segretario della Commissione episcopale per le migrazioni della Cei, i rappresentanti del Centro islamico di Borgo Garibaldi, del Centro di Alta formazione Laudato si’ sito nei Giardini Vaticani di Castel Gandolfo del Dicastero Vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale e associazioni impegnate sul territorio per la promozione del bene comune e per la tutela dei più fragili.