Foligno è pronta a riabbracciare la sua cattedrale. Domani il grande portone di San Feliciano tornerà a spalancarsi sotto lo sguardo impaziente di un’intera comunità, che per otto anni ha atteso trepidante questo momento. La cerimonia di inaugurazione è in programma a pochi giorni dalla solennità del vescovo e martire cui è dedicata la cattedrale, patrono di Foligno e della diocesi. Per l’occasione saranno presenti i cardinali Giuseppe Betori, Gualtiero Bassetti e Fortunato Frezza.
Dopo un momento istituzionale alle 16.30 in piazza della Repubblica, scortato da una delegazione della Quintana e accompagnato dalla curia e dagli altri vescovi umbri, mons. Domenico Sorrentino, vescovo delle Chiese di Foligno e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, farà il suo ingresso nella principale piazza folignate, dove ad attenderlo ci saranno gli alfieri della Quintana, carabinieri e militari in alta uniforme e dove prenderà la parola per un primo saluto alla città, seguito da quelli del sindaco Stefano Zuccarini, e del commissario straordinario per la ricostruzione post sisma, Guido Castelli. A seguire, il corteo con a capo mons. Sorrentino si sposterà davanti al portone della cattedrale che si aprirà ufficialmente al suono dei tamburini della Quintana. Ad accogliere celebranti, istituzioni, autorità e fedeli sarà il canto del Giubileo. Prima dell’inizio della solenne concelebrazione, il vescovo, insieme agli altri presuli umbri, scenderà nella cripta di san Feliciano per un breve momento di preghiera. Poi, la preghiera diocesana insieme a tutti i presenti in cattedrale e, a partire dalle 17, la messa.
“Sarà bello celebrare finalmente nella chiesa che più di tutte esprime il mio ministero”, il commento del presule. “La cattedrale è una delle chiese giubilari di Foligno, la prima delle quattro che ho scelto nelle quali si potrà ricevere l’indulgenza plenaria. Per tutto l’anno ci sarà un servizio di confessioni affinché ciascuno possa trovare, nel momento in cui ne ha bisogno, un sacerdote disponibile ad ascoltarlo”. “Riaprire la cattedrale – ha anticipato – mi servirà anche a spiegare che non basta avere una chiesa fatta di mura, per quanto storiche, belle e artistiche. È il simbolo di una comunità di cristiani che vuole prendere sul serio il Vangelo, di un cristianesimo che vuole rifarsi vivo dentro una cultura che si va distaccando dalle radici evangeliche”.
Alla riapertura della cattedrale di San Feliciano si arriva dopo una chiusura di otto anni, causata dai danni provocati dal sisma del 2016. Quattro gli stralci che ne hanno segnato il cammino: due finanziati dalla Conferenza episcopale italiana attraverso i fondi dell’8xmille, di cui uno da 800mila euro per la copertura della cattedrale; e l’altro da 780mila euro per il recupero della copertura della parte absidale ma anche per la ristrutturazione sterna. Dai fondi post sisma 2016, invece, un milione di euro per riparazioni, restauri e restituzioni pittoriche interne alla cattedrale. Questi i tre stralci già conclusi, mentre il quarto – da 850mila euro stanziato a dicembre 2023 con un’ordinanza a firma dell’allora commissario Giovanni Legnini – si concluderà nel 2026, interessando il campanile e la copertura della cappella Jacobilli.